Campagna vaccinale pugliese «all’anarchia assoluta». Secondo i sindacati dei medici «il caos regna sovrano»

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Secondo le proiezioni del Sole24Ore elaborate sulla base dei dati ufficiali del Ministero della Salute, la Puglia  è maglia nera per capacità di somministrazione giornaliera dei vaccini: con 10.500 inoculazioni al giorno ci vorrà un anno, 3 mesi e 8 giorni per coprire il 70% della popolazione si evidenzia nella statistica. A conti fatti, dunque, ben 11 mesi di ritardo rispetto all’obiettivo fissato dal governo di completare la campagna vaccinale ad agosto di quest’anno. Ma tant’è.

La stroncatura senza appello all’indirizzo del governatore Michele Emiliano e dell’assessore alla Sanità Pier Luigi Lopalco è stata certificata nel documento sottoscritto da Cgil, Fp medici, Snami, Smi, Simet e Ugs e inviato ai vertici regionali. Secondo i sindacati, in questa fase i «comitati di distretto e i nuclei operativi aziendali hanno formulato provvedimenti operativi sul progetto campagna vaccinazione anti-Covid difformi, nella maniera più assoluta, rispetto al protocollo di intesa firmato» con la Regione Puglia lo scorso 5 marzo. «L’ultima novità – proseguono – è l’iniziativa regionale comunicata il due aprile di organizzare, in tutta la regione, dopo solo due giorni cioè il quattro aprile il vaccine day per caregiver e familiari conviventi di soggetti fragili. E organizzare una seduta vaccinale in due giorni denota l’improvvisazione con cui si gestisce la campagna vaccinale». I medici sottolineano, ancora, come «non si abbia ancora certezza di come verranno organizzate le vaccinazioni al di fuori degli ambulatori e se ci saranno i vaccini».

Denuncia che, almeno sul fronte dei ritardi nella somministrazione, trova conferma anche nei dati statistici come si diceva. E il risultato delle proiezione elaborate da Lab24 del Sole24Ore è impietoso. Con una media giornaliera di 10.570 vaccini somministrati negli ultimi 7 giorni la Puglia è all’ultimo posto tra le regioni italiane per velocità di immunizzazione della popolazione. In rapporto alle regioni del Nord soprattutto. Ma anche in raffronto al Sud – Sicilia, Campania e Calabria in testa – il cui termine di somministrazione è fissato tra marzo e maggio 2022. Va detto, si tratta solo di una proiezione statistica il cui risultato è legato anche e soprattutto al numero di dosi a disposizione dei centri vaccinali di ogni regione. E non è escluso che con l’arrivo di nuove forniture di medicinali – AstraZeneca e Pfizer dovrebbe consegnare già nelle prossime circa 175.500 nuove dosi – la capacità di somministrazione dei possa aumentare. Di conseguenza, i tempi di immunizzazione della popolazione dovrebbero ridursi. Così come, a fungere da acceleratore alla campagna di immunizzazione pugliese potrebbe essere l’arrivo del farmaco Johnson & Johnson per il quale è prevista una dose unica. Si vedrà.
Intanto le vaccinazioni effettuate sino ad oggi in Puglia sono 638.976. E anche oggi e domani gli hub vaccinali saranno al lavoro per la vaccinazione dei caregiver, genitori, tutori, affidatari, familiari conviventi di minori di 16 anni. Per organizzare al meglio i flussi, si procederà in base al cognome del minore con disabilità, secondo quanto predisposto dal calendario di ciascuna Asl. L’elenco degli hub vaccinali, gli orari di apertura e i raggruppamenti per lettere alfabetiche è disponibili sul sito della Regione Puglia.
Ma già sabato a Lecce è entrato in funzione l’hub vaccinale collocato all’interno della Caserma Zappalà con 8 postazioni. Nella Caserma sono stati vaccinati circa 500 ultraottantenni. Oggi e domani sarà la volta di caregiver e familiari di minori disabili. E ancora, ieri nel comune di Acquarica-Presicce sono stati vaccinati 300 ultra 80enni mentre al PalaVinci di Brindisi è stato il turno di 420 persone tra pazienti oncologici in trattamento attivo e trapiantati di fegato. Per Asl Taranto, infine, sabato sono state somministrate circa 810 dosi delle quali 57 prime dosi e 3 dosi uniche in post covid a 60 pazienti oncologici. Quotidiano di Puglia