
Terremoto Croazia: scossa di magnitudo 6.4 vicino a Zagabria. Edifici crollati, vittime. Paura anche in Italia, soprattutto nelle regioni adriatiche
Distrutto il centro di Petrinja, crollata una scuola. Il sindaco: “Bambini morti”. Per precauzione è stata fermata la centrale nucleare di Krsko in Slovenia. Il sisma è stato avvertito anche nel nostro Paese. Dopo il sisma di ieri, oggi alle 12.20 è stata registrata una scossa di magnitudo 6.4: l’epicentro 44 chilometri a sud-est di Zagabria, a una profondità di 10 chilometri. I media regionali parlano di gravi danni a Petrinja – che ha 25 mila abitanti – con il centro distrutto, edifici crollati, almeno una vittima: una bambina. Terrore e blackout nella capitale croata. La Croazia centrale è stata poi attraversata da uno sciame di altre scosse minori, la più forte delle quali è stata alle 13.34 di magnitudo 4.5, con epicentro 14 chilometri da Sisak, cittadina non lontata da Petrinja.
In un tweet la Croce Rossa Croata, intervenuta per i soccorsi, parla di “situazione molto grave”. Il governo ha subito mobilitato l’esercito, inviando nella città colpita un primo contingente di 300 militari.
Anche a Zagabria si sente il suono di molte sirene. Nella capitale, la forte scossa ha causato danni all’edificio del governo centrale. Nel darne notizia, i media locali aggiungono che il premier Andrej Plenkovic e gli altri membri del governo sono stati evacuati velocemente. Plenkovic è partito subito dopo per Petrinja. In viaggio verso la città colpita anche il presidente croato Zoran Milanovic. Il sindaco di Zagabria, Milan Bandic, ha chiesto ai suoi concittadini di non utilizzare le auto per tenere libere le strade ai servizi di emergenza intervenuti dopo lo scossa di terremoto e perché possano “ripulire tutto il prima possibile”. A Zagabria inoltre, riferiscono i media locali, il traffico è in tilt perché manca l’elettricità e i semafori non funzionano. Interrotte le linee telefoniche e non funziona Internet.