Gianluca e Antonia: “Quello che un virus può toglierci, il nostro amore può ridarci”

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Ieri sera si è conclusa la programmazione del 2020 della nostra emittente radiofonica Rete Smash con la trasmissione Vox Populi dedicata interamente ai professionisti sanitari e in particolar modo a quelli del nostro team Pillole di Salute che da quest’anno ha avviato un bellissimo progetto di consulenza medica-infermieristica  gratuita online ispirato al solo principio di solidarietà verso chi ha bisogno di chiarimenti e aiuto.

Il dott. Gianluca Castigliego, infermiere del reparto rianimazione dell’ospedale “Riuniti” di Foggia e sua moglie, la dott.ssa Antonia Vera Chiara Facciorusso, psicologa e psicoterapeuta, componenti del team, non potendo intervenire in trasmissione, ci hanno inviato una lettera carica di sentimenti, di amore e di speranza che condividiamo con affetto con i nostri lettori.

“Cari amici e amiche di Rete Smash,
vogliamo prima di tutto scusarci per non essere presenti in diretta con voi in questo momento di festa e auguri di fine anno, ma la vita a volte ti presenta conti sentimentali ed affettivi molto salati, conti che si possono pagare soltanto restando in silenzio, nel rispetto di chi purtroppo ci ha lasciati immersi nei ricordi e avvolti da carezze di nostalgia.

Vogliamo salutare questo anno difficile per tutti. Un anno caratterizzato da un evento imprevedibile, sconosciuto, che ha stravolto le nostre vite con questo ospite non gradito chiamato Coronavirus. È arrivato da lontano, silenzioso, in punta di piedi, senza chiedere il permesso. Un virus che vuole continuare a giocare con il bene più prezioso che abbiamo: la vita.
Ci ha tolto la libertà della condivisione, privandoci della più potente medicina al mondo ovvero l’abbraccio. Ha provato gusto a toglierci il piacere di una semplice stretta di mano, ha goduto nel dividerci distanziandoci e ha gioito rubando i nostri sorrisi coperti da maschere soffocanti. Ci ha inculcato la cultura del terrore, aumentando ansie e paure e ci ha fatto riscoprire le nostre fragilità e vulnerabilità ponendoci nudi davanti ai nostri limiti umani. Ci ha tolto la possibilità di stringere la mano ai nostri cari quando negli ospedali lottavano con tutte le loro forze e ha danzato sui nostri dolori quando i nostri affetti morivano senza un briciolo di dignità, avvolti in coperte e chiusi in fredde fodere come se fossero chitarre. Perché questo è anche l’anno che verrà ricordato per le tante lacrime versate, per un’intera generazione scomparsa, la stessa che superò gli anni bui delle guerre mondiali e della crisi economica post guerra.

Nessuno ha vissuto questa pandemia con distacco, anzi qualcuno di noi l’ha provato sulla propria pelle pagando un conto salato, restando in isolamento, passando giorni in ospedale, lottando tra la vita e la morte oppure perdendo persone care che in questo momento avrebbero potuto essere proprio qui con noi a festeggiare il nuovo anno se non fossero stati contagiati.

Noi siamo tra questi. Il 19 dicembre il COVID ci ha portati via papà Francesco, o meglio Franchino perché così lo chiamavano tutti. Un padre ed un nonno buono e premuroso, una persona dall’animo gentile e generoso. Ma questo è stato il secondo lutto a distanza di 10 giorni perché la vita ha deciso davvero di metterci a dura prova privandoci prematuramente il 9 dicembre anche di Annarosa, o meglio Anna. Donna coraggiosa, che non si è mai arresa ed ha sempre affrontato la vita con determinazione combattendo anche contro le limitazioni che la sua malattia le ha dato dalla nascita. Nonostante tutto, è diventata moglie, mamma e nonna cercando di far sentire il suo affetto e la sua presenza a tutte le persone a cui voleva bene.

È vero che la vita ci ha tolto due persone importanti, ma ci ha anche lasciato tanti insegnanti e valori grazie a loro, soprattutto quello del sacrificio, della fede e della forza nel non mollare mai e non arrendersi di fronte a nessuna difficoltà. Si perché la vita non è fatta solo di gioie e traguardi ma anche di imprevisti e sofferenze ma l’importante è saper reagire agli eventi con forza e coraggio.
Questo virus ci ha messi e continua a metterci a dura prova, a colpirci nei fianchi incessantemente proprio come su un Ring. Sta provando a metterci in un angolo per sferrare il colpo del definitivo KO ma per sua sfortuna io Gianluca sono ancora in piedi, sono ancora nel mio reparto a lottare contro di lui. Perché nutro la speranza che tutto questo finirà e che ne usciremo fuori più forti, più saggi e più vivi. Nutro la speranza che per ogni morte ci sarà una nuova vita per cui vale la pena lottare!

Non dico queste parole a caso, ma ho deciso di trasformare il mio personale dolore in punto di forza per ricominciare! Lo devo a me stesso, a mio padre che non c’è più, a mia sorella, ai 60 infermieri morti mentre prestavano assistenza, ai 28000 infermieri contagiati, ai tanti padri, figli e madri che non ci sono più e ai tanti padri, mogli e figli che nasceranno domani! Perché l’unica cosa che non è riuscita a toglierci questo maledetto virus è la voglia di vivere o meglio, la voglia di amare! Forse sarà questa voglia che ci fa guardare avanti con determinazione! Il vaccino deve essere la soluzione che la scienza ci metterà a disposizione, ma ognuno di noi è chiamato ancora una volta a svolgere il proprio dovere civico, aderendo alla campagna di somministrazione.

Noi vi vogliamo salutare ricordandovi che quello che un virus può toglierci, il nostro amore può ridarci. Perché c’è sempre una nuova nascita, un nuovo inizio... a noi è stato tolto un Francesco ma il Signore ha voluto donarcene un altro, un figlio che sta crescendo nel grembo della sua mamma. Nostro figlio Francesco, che è un dono di Dio, sarà la nostra ri-nascita. Dopo il buio della notte, sorge il sole, dopo la pioggia..c’è l’arcobaleno!
Il dolore, la sofferenza sono emozioni ancora troppo forti.. soprattutto in questi giorni di festa in cui si sente maggiormente la loro mancanza ma il TEMPO è prezioso perciò non va sprecato ma va vissuto intensamente.
Ripartiamo da qui, dalla nostra famiglia, dai nostri affetti, dal nostro lavoro tanto importante in questo momento. Vogliamo continuare a fare la nostra parte, aiutare chi soffre, salvare le vite, stringere simbolicamente le loro mani, accogliere le loro sofferenze e dargli conforto…. vogliamo ripartire reagendo!

Ci auguriamo che questo 2021 sia un anno migliore per tutti, di ritorno alla normalità, un anno ricco di speranza e zeppo d’amore… speriamo che questa esperienza ci abbia reso migliori e che ci abbia fatto riflettere sui nostri errori e sui valori davvero fondamentali della nostra vita.
Continuiamo ad essere prudenti, responsabili e ad avere fiducia perché prima o poi usciremo da questo brutto sogno.
Auguri di cuore a tutti i nostri colleghi e amici di Rete Smash e grazie per la vostra vicinanza e per il vostro affetto…insieme siamo proprio come una grande famiglia.

Con affetto,
Gianluca e Antonia.