Golden Globe, “Io sì” di Laura Pausini premiata come miglior canzone originale: “Non ci posso credere”

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La Pausini, in collegamento con lo show dei Golden Globes da casa sua, con una camicia rossa e seduta a un pianoforte bianco ha ringraziato tutti emozionata, poi su Facebook scrive: “Ho la pelle d’oca, non avrai mai immaginato di vincere un Golden Globe. Dedico questo premio a tutti coloro che vogliono e meritano di essere “visti” e a quella ragazzina che 28 anni fa vinse Sanremo e non si sarebbe mai aspettata di arrivare così lontano». Laura Pausini ieri notte ha vinto il premio per la migliore canzone originale con la sua ”Io sì”. Composta in collaborazione con Diane Warren e Niccolò Agliardi, brano portante de La vita davanti a sé, il film di Eduardo Ponti girato con la madre Sofia Loren che però non è riuscito a vincere nella categoria riservata al miglior film in lingua originale, premio che è andato al film coreano. 


Una festa a metà, come scrive la Stampa senza tappeto rosso, senza la passerella di stelle scintillanti, senza eccessi, senza party glamour, ma sempre una festa. Nelle due sale, una a Los Angeles e una a New York le due conduttrici Tina Fey e Amy Poehler davanti a una minuta platea in presenza, la prima linea contro la pandemia, infermieri, medici, primi soccorritori e a una vasta platea di celebrity nelle loro abitazioni, collegati a distanza, chi elegante, chi informale, chi accompagnato dai figli, dalla famiglia, dal proprio animale domestico hanno celebrato una delle notti più importanti del cinema con sobrietà e humour.

A trionfare sono stati certamente The Crown che ha vinto quattro premi: miglior serie drammatica, migliore attrice protagonista e non protagonista  Emma Corin e Gillian Anderson (rispettivamente Diana e Margaret Thatcher), e migliore attore protagonista, Josh O’Connor, che interpretava il principe Carlo.

Straordinario anche il successo di Nomadland, piccolo film indipendente che ha ricevuto il Golden Globe come migliore pellicola drammatica e che ha visto premiata anche  Chloé Zao, prima donna asiatica a vincere questo premio e seconda donna nella storia a ricevere un Globo alla regia dopo Barbra Streisand che l’aveva ottenuto nel 1984 per Yentl.

Il momento più toccante della serata è stato quello della consegna del Globe per il migliore attore drammatico, andato al compianto Chadwick Boseman, la star di Black Panther morta la scorsa estate. A ritirare il premio è stata la moglie del protagonista di Ma Rainey’s Black Bottom, che ha fatto commuovere il pubblico con un omaggio al marito scomparso.

Più che una serata di gala è sembrata una riunione familiare via zoom. Una mezza festa, che di questi tempi in una Hollywood desertificata dalla pandemia e in grave crisi non è poco.