Nella notte in consiglio dei ministri le esponenti di Italia viva hanno deciso di astenersi sul Recovery plan lamentando l’assenza del Mes e dunque decidendo di non votare a favore. Oggi, in una conferenza stampa convocata per le 17.30 a Montecitorio, con Matteo Renzi ci sarà il secondo round. La rottura sembra ormai inevitabile, ma l’ex premier da ore fa in modo di tenere aperte più strade possibili e non chiuderne definitivamente nessuna: “Nelle prossime ore decidiamo”, ripete ai giornalisti, come a voler tenere tutti sospesi.
“Una classe politica sconnessa dal Paese reale”, è l’impressione che arriva dal Colle secondo la Stampa. Tanto che la crisi, aperta ora, sembra “quasi incredibile” e ci si aspetta ancora un “sussulto di serietà”. Secondo il Corriere della sera inoltre, il Quirinale assisterebbe “scandalizzato” a quello che succede nel panorama politico: preoccupa la crisi sanitaria, ma anche gli effetti sociali ed economici. E quell’appello fatto dal Capo dello Stato nel discorso di fine anno per l’avvio della “stagione dei costruttori” sembra già caduto nel vuoto.
Intanto, fanno sapere, il presidente della Repubblica Mattarella, si prepara a tutti gli scenari possibili per affrontare i prossimi giorni. Senza escludere neanche un’eventuale convocazione dei partiti prima che Conte vada in Senato per la conta finale. Per il momento, continua uno stallo che anche dal Colle vedono con grande “irritazione” per i danni che sta arrecando al Paese.
Intanto Conte pensa ad una mediazione con “una pattuglia di responsabili” che potrebbero palesarsi in Senato tra le fila di gruppo Misto e Forza Italia ma per poter rendere stabile questo progetto si dovrà almeno procedere alla nascita di un nuovo gruppo che riunisca chi intende dare un appoggio al governo Conte.