E’ nata con una malformazione cistica del collo, e ha contratto il coronavirus in famiglia: per salvarle la vita la neonata, a soli 30 giorni di vita, è stata collegata a un respiratore artificiale. E’ successo nel reparto di Terapia intensiva neonatale dell’ospedale Infermi di Rimini, come riportato da La Repubblica.
“Il virus questa volta, oltre a causare una polmonite interstiziale – spiega la dottoressa Gina Ancora che dirige il reparto – potrebbe aver accelerato l’espansione della malformazione cistica del collo, che sebbene non visibile prima di allora era arrivata rapidamente a comprimere le vie aeree, impedendo alla piccola di respirare. La sua vita era a rischio. Ecco perché è stato necessario, oltre a curare il coronavirus, sottoporla, per la prima volta in Romagna, anche ad una proceduta chirurgica estremamente delicata, vista la collocazione della cisti e l’età della paziente così piccola”.
Alla piccola, posta in una stanza a pressione negativa per evitare la diffusione ospedaliera dell’infezione, è stata così eseguita una sedazione profonda e l’aspirazione eco-guidata della cisti con successiva infusione di una sostanza cicatrizzante. La bimba, dopo aver superato il coronavirus, è stata dimessa dall’ospedale potendo fare così ritorno a casa. Nei giorni di degenza la sua famiglia è stata in contatto tramite videochiamate effettuate dal personale della Tin. I genitori hanno poi potuto abbracciarla appena sono diventati negativi al Covid.
“E’ importante per noi – sottolinea la dottoressa Ancora – tenere sempre aperto il reparto anche ai genitori di bambini positivi al Covid, purché loro siano negativi, perchè gli affetti più cari sono importanti strumenti di cura per la persona”.