L’esperto sipontino, conoscitore delle opere di Nostradamus, Matteo Ciuffreda, ha offerto alla nostra redazione, la sua interpretazione di alcune quartine molto interessanti.
Matteo ci spiega come “l’ astrologo provenzale viene descritto sempre come ermetico, catastrofista e incomprensibile, al contrario il bistrattato Michel de Notredame, enigmatico veggente, astrologo e medico è nelle sue affiscinanti Quartine molto chiaro, piu’ avventuroso di qualsiasi romanzo, piu’ ricco di qualsiasi poesia e assume un gran numero di superlativi per la ricchezza dei dettagli. Un esempio riportato è quello della Profezia/Dedica a Padre Pio, il Santo e Profeta del Gargano amante degli ammalati, indicato in C. IX Q. 62 con l’ anagramma di “OPPI” ( per trasposizione P.Pio).”
In questo articolo Matteo ci tiene a precisare come tante profezie non sono legate a catastrofi, guerre, conflitti, epidemie e fatti luttuosi ma bensì sono intrise di una profonda “professione di Fede” del Profeta provenzale. “Quartine/profezie mai citate dagli Interpreti di NS forse perche’ non avrebbero attirato e trasportato alla lettura il pubblico piu’ ipnotizzato da tristi predizioni di carattere trash e da tragici cataclismi . Ma Nostradamus chiama i suoi versi : “Quartine astronomiche di profezie poichè solo Dio Eterno conosce la luce della sua etrnita’ e le future vicende previste dal Verbo.”( Dal verso XXXV Epistola al figlio Cesare 1 marzo 1555 ).
Ecco l’analisi di cinque quartine cristiane di Matteo che sono, in pratica, delle dediche, fra le più belle e semplici dell’astronomo provenzale.
“Per l’ analisi delle 5 profezie utilizzero’ la 1^ edizione del 30 Aprile 1555 pubblicata aLyon da Mace’ Bonhomme, di cui esistono solo due copie: la 254154-A esemplare di Vienna con 353 quartine , la 12426 R chiamata 1555A di Albi ( FR) fondo Rochegudee, la mia copia originale del 1596-97 di Benoist Rigaud di Lyon , certificate solo due copie al mondo , appartenuta all’ Archeologo Peruviano Daniel Ruzo , uno dei piu’ grandi biografi di Nostradamus, poi passato al Dott. Mario Gregorio di Milton Keyton-Londra. Questa copia e’ considerata la piu’ attendibile fra tutte le Edizioni complete delle X centurie pubblicate fra il 1558 ed il 1597 da Benoist Rigaud di Lyon. Da diversi anni, il mio interesse di Cristiano Esegeta di Nostradamus e’ andato al “Prologo del Vangelo di Giovanni 1,1-18, uno dei brani piu’ difficili e complessi non solo del suo Vangelo ma di tutti.”
Tanti filosofi, teologi, accademici, cristologi e studiosi cristiani e non, si sono avvicendati nello studio e interpretazione di questo brano , che rappresenta: “La melodia di un canto cosi’ armonioso che ti avvolge e subito ti conduce in una dimensione misteriosa” ( Don Walter Magni ) .
“Il Prologo del vangelo secondo Giovanni rappresenta il terrore di chi deve fare l’omelia domenicale, data la complessita’ dei concetti – afferma Matteo – infatti per migliaia di anni, teologi, fisolofi, critici, scrittori, intellettuali, si sono spaccati la mente per cercare di comprendere questo poema criptico, sfuggente che appartiene al Nuovo Testamento, ma che rappresenta una realta’ unica,differente, non solo da qualsiasi altro brano della Bibbia, ma senza eguali in tutta la letteratura di ogni tipo. Il Testo del Prologo di Giovanni e’ come un concerto, in cui l’ Evangelista riassume e anticipa tutta la sua Opera: e’ un ” inno ” alla Parola, una poesia, una miniera, un condensato così forte che e’ tanto bello da leggere,ma difficile da spiegare ( (P. Clerici e S. Fausti ) .
Giovanni e’ qualcosa di molto complesso, che quasi allontana, mette soggezione: un Nostradamus Evangelista. Versione C.E.I. :
GIOVANNI 1,1,-18
1 In principio era il Verbo (Logos )
2 e il Verbo era Dio
3 il Verbo era presso Dio
………………………………………
4 in lui era la vita
e la vita era la luce degli uomini
5 la luce splende nelle tenebre,
ma le tenebre non l’ hanno accolta
……………………………………………..
Matteo inizierà l’analisi dei primi 5 versi, confrontandoli con Nostradamus.
“Dio sta in Principio, le sue radici le sue origini sono Divine, nulla di quanto esiste e’ estraneo a questo orizzonte , in principio no sta il caos, ma un principio divino ( l’origine divina di Gesu’).
E tutto quello che deriva da questo principio divino e’ marchiato della sua impronta. Questo fiume d’amore divino scorre da principio.
Questo Prologo ci presenta il protagonista del Vangelo : il VERBO-PAROLA- LOGOS : un preludio dove vengono toccati il tema della Vita,della Speranza e della Luce come descritto da Nostradamus ( vedremo in seguito ).
Filone d’Alessandria ha dato il concetto di Logos identificabile con Gesu’ come incarnazione del Logos Divino che formo’ l’ Universo, infatti insiste nell’ intero libro, che come ” VERBO ” , Gesu’ e’ Dio in autorivelazione ( Luce e Vita , e la sua vita e’ tutta donata agli Uomini a cui racconta il Padre Dio, in greco infatti per “raccontare” c’e’ “ESEGESI”, che vuol dire “Tirare fuori”.
In Principio era il Verbo, cioe’ prima ancora di creare il cielo e la terra ,Dio aveva in mente un “Progetto”.Verbo significa una Parola, una parola creatrice che realizza il progetto di Dio nella creazione.
Questa Parola continuamente interpellava Dio perche’ arrivasse a realizzarlo.
La Parola/Verbo e’ cio’ che da’ l’ esistenza all’ Uomo, perche’ l’Uomo vive della parola, la parola e’ Luce in ogni uomo.
Infatti nella C. III Q. 2
LE DIVIN VERBE DONRRA’A LA SUSTANCE
COMPRINS CIEL TERRE,OCCULT AU FAIT MYSTIQUE
CORPS,AME ,ESPIRIT,AIANT TOUTE PUISSANCE
TANT SOUS SES PIEDS, COMME AU SIEGE CELIQUE
IL DIVINO VERBO DONERA’ LA SOSTANZA ,dal greco : ” cio’ che sta sotto “, Materia- SUBTANCE POTENZA UNIVERSALE da Platone,Aristotele , cio’ che permane come sostrato nel divenire dei mutamenti (Bhe ,notare ,come anticipa Nostradamus il Concilio di Trento 1563) .
Il Divino Verbo donera’ la VITA , la LUCE .
La Parola e’ Luce in ogni Uomo.
Ma anche il Figlio di Dio che si presenta nell’Eucarestia ( Giorgi Nostradamus Svelato 1995).
Il Figlio di Dio con la sua Potenza conferira’ all’Uomo la possibilita’ di partecipare alla conoscenza dei misteri spirituali e del ” Divenire” .
Tutto partira’ da Lui fino al “Seggio Celeste”.
Infatti nell’ Epistola al figlio Cesare, datata 1° Marzo 1555 Nostradamus scrive che, impiegando il tempo in veglie notturne ,riferisce per iscritto, di quanto, la ” Divina Essenza ” (Sustance ) , attraverso le Rivoluzioni Astronomiche gli ha consentito di Conoscere .
La Potenza di Dio che ci ispira per astronomiche osservazioni ispirati dalla Divinita’ e dotati di Spirito profetico.
Giovanni :
IL VERBO AVEVA QUALITA’ DIVINA era essa stessa un essere Divino, era un Dio, apparteneva alla sfera celeste (, la natura divina della parola era la stessa della natura di Dio ).
Impressionante somiglianza, ed in effetti NS conosceva molto bene la Bibbia.
Questa e’ una delle quartine che non descrivono guerre o disgrazie, ma prevede un luminoso futuro spirituale dell’ Umanita’ : per cui il Divino non sara’ prerogativa di pochi eletti,ma diventera’ realta’ quotidiana per ogni individuo.
Ancora nella C. II Q.27- 1
LE DIUIN VERBE FERA DU CIEL FRAPPE’
IL DIVINO VERBO dono dal/del Cielo ,foggiato dal cielo, creato
MECCANICA QUANTISTICA
Con la Fisica Teorica e si ribadisce la Teoria Ondulatoria della Luce , per mezzo delle Equazioni di Maxwell ( XIX sec. ) , semplificando sono Equazioni Differenziali alle derivate parziali ,cioe’ equazioni con piu’ variabili ed in piu’ dimensioni poi utilizzate da Einstein per la stesura della Relativita’, che a sua volta le aveva utilizzate dal Fisico matematico Ricci Curbastro di Lugo ( 1880 ).
In sostanza la Teoria Quantistica dell’ esistenza del Fotone /Quanto ( studi di Max Plank ) come elemento della teoria dell’unificazione del campo elettrico e quello magnetico ( Elettromagnetismo classico ) per passare poi alla Relativita’ !
LUCE= PAROLA= LOGOS= VITA= ONDA ELETTROMAGNETICA = FOTONE = QUANTO
LA PAROLA E’ LUCE/VITA IN OGNI UOMO: Onda sinusoidale in tante dimensioni nello Spazio-Tempo.
Ma proprio di “^v^ ONDA ^v^ Nostradamus parla nella :
C.VII Q. 36-1
DIEU, LE CIEL TOUT LE DIUIN VERBE A L’ ONDE
“Affascinante vero?” ci domanda Matteo.
DIO ,IL CIELO TUTTO IL VERBO DIVINO ALL’ ONDA
Continuando:
C.II Q. 13-3
L’ ESPRIT DIUIN SERA L’ AME FELICE
VOIANT LE VERBE EN SON ETERNITE’
VEDENDO IL VERBO NELLA SUA ETERNITA’
Cioe’ il Verbo presente da sempre ” ERA” e per sempre, per l’Eternita’ .
EN ARCHE’ EN HO LOGOS
KAI HO LOGOS EN PROS TON THEON
IN PRINCIPIO “ERA “( En ) IL VERBO
Giovanni/( Nostradamus) indica che il Verbo esisteva prima che ci fosse qualsiasi inizio, prima di ogni cosa. Il verbo pre-esisteva ad ogni cosa. era la causa prima, fin dal principio dei tempi.
Ed e’ proprio nel verbo ” EN ” in greco , che si esprime il concetto di ETERNITA’ .
In pratica prima che esistesse il tempo, il Verbo ” Era ” :
il Verbo pertanto Era ed e’ Fuori dal tempo e’ Eterno !
I Vangeli sono stati scritti in lingua greca, mentre l’ Antico Testamento e’ stato scritto in Ebraico, il Nuovo T. e quindi i Vangeli in greco,poiche’ era la lingua commerciale dell’ epoca , come oggi e’ l’ inglese.
Il termine riportato da Nostradamus ” En” e’ percio’ in lingua provenzale ,ma anche in greco ,non e’ una casualita’, perche’ NS scrive contemporaneamente anche in greco , latino ed italiano .
La ricchezza inesauribile della parola/verbo che sta e stara’ in principio e per Sempre, per l’Eternita’, come dice NS.
Questa parola che e’ testimoniata da tutti i Profeti .
La Parola Giovannea offre ricche possibilita’ cristologiche .le parole procedono da un interlocutore, essendo una sorta di estensione dell’interlocutore. D’ altra parte ,una Parola e’ distinta da colui che la pronuncia ( La Parola era con Dio ) .
Il Logos-Figlio preesisteva Eternamente ,Dio non e’ mai stato senza il Verbo. ( C.II Q.13-4 L’ Esprit diuin fera l’ ame felice ).
Per finire Matteo riporta quanto segue:
C.IV Q. 5
CROIX PAIX, SOUS UN ACCOMPLI DIVIN VERBE
CROCE DI PACE SOTTO IL PERFETTO DIVINO VERBO
Cioe’ il Divino Verbo e’ il Figlio di Dio presente nel santo sacramento ( Eucarestia ) .
In conclusione, Matteo ricorda che il Prologo Giovanneo o Inno al Logos/Verbo Divino / Parola e’ stato anche trovato nei reperti risalenti all’ a. 200 del ” PAPIRO 66 detto anche Papiro Bodmer II attualmente conservato a Ginevra. Inoltre aggiunge “Questo affascinante studio, molto complesso, perchè Giovanni un po’ allontana, mette soggezione per chi vuole affrontarlo, e’ cosi’ sublime e cosi’ semplice, che quasi sembra non ci sia nulla da spiegare, come e’ difficile illuminare la luce , esattamente come Nostradamus. Fatevi guidare da queste cinque Profezie, che allo stesso modo ci indicano la Strada dell’ Evangelista Giovanni e del Grande Astronomo/Profeta Nostradamus, che io annovererei fra i Profeti minori della Bibbia, in Lui vi e’ una grande Professione di Fede, anche se non riconosciuta per egoismi e supeficialita’ insiti nell’uomo.”