Presunte lacrime sulla statua della Madonna dell’Addolorata a Pisticci Scalo (MT): verifiche in corso

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A Pisticci scalo, in provincia di Matera, secondo quanto riferito da alcuni fedeli e curiosi, la mattina del 03 aprile, sulla statua della Madonna dell’Addolorata, custodita nella chiesa di San Giuseppe lavoratore, sarebbero apparse delle lacrime.

Dalla Curia di Matera immediato l’invito alla cautela, perché prima di tutto sarà necessario verificare.
Monsignor Filippo Lombardi è il delegato della curia che ha presenziato, nel pomeriggio di sabato, le ispezioni del dottor Erasmo Bitetti chiamato, quindi, ad effettuare dei rilievi.

La diocesi di Matera-Irsina tramite l’Ufficio Comunicazioni Sociali   ha diffuso nel pomeriggio il presente comunicato:

“La segnalazione pervenuta all’Arcivescovo di Matera–Irsina, Mons. Antonio Giuseppe Caiazzo, della lacrimazione di una stata dell’Addolorata da parte del parroco di San Giuseppe lavoratore a Pisticci Scalo, don Giuseppe Ditolve, rilevata all’apertura della Chiesa, intorno alle ore 7:00 circa del 3 aprile 2021, ha da subito mobilitato la Curia per gli accertamenti del caso.
E’ stato inviato per una prima verifica il Vicario episcopale, don Filippo Lombardi, che, recatosi immediatamente sul posto accompagnato da Padre Pietro Anastasi, già alle ore 8:00 circa dello stesso giorno procedeva ad un’attenta e accurata osservazione alla presenza del parroco non rilevando segni evidenti di lacrimazione né presenza di liquidi, né di umidità, né incrostazioni sul volto della Statua stessa.
Si raccomandava intanto al parroco di continuare ad osservare la Statua.
Dopo il diffondersi della notizia l’Arcivescovo ha inviato nuovamente il Vicario e un medico nella persona del Dott. Erasmo Bitetti per ulteriori verifiche e accertamenti, avvenuti anche alla presenza del Maresciallo dei Carabinieri, Laselva Giuseppe, comandante della locale stazione.
Sono state condotte una serie accurata di indagini ambientali e sul manufatto, con il rilievo della temperatura, l’analisi a luce naturale e luce ultravioletta, e riprese fotografiche. E’ stata osservata una alterazione colorimetrica che per forma e dimensioni non può essere attribuita alla presenza di una lacrima ma piuttosto ad una diversa colorazione del dipinto.
Può dunque escludersi al momento che si sia trattato di una lacrimazione ma ci si riserva di approfondire le indagini con ulteriori esami. Ufficio Comunicazioni Sociali della DIocesi di Matera-Irsina”