Rieti, uccise compagno dandogli fuoco mentre dormiva. I periti: Non ci fu premeditazione

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Si è tenuto l’incidente probatorio che ha visto relazionare il professor Gabriele Mandarelli nominato come perito per eseguire la perizia psichiatrica in relazione alla capacità di intendere e di volere e alla capacità processuale di Braulina Cozzula, la donna accusata di aver dato fuoco al compagno Valerio Amadio la sera del 25 novembre 2019 all’interno del loro appartamento in via Dionigi nel quartiere di Campomoro.

Come riportato dal Corriere di Rieti, il professor Mandarelli, durante la sua relazione, ha chiaramente parlato di vizio parziale di mente. Secondo quanto spiegato anche dall’avvocato difensore della Cozzula, Tiziano Principi del Foro di Rieti, “al momento del fatto, come anche nei giorni precedenti, era in un grado elevato di vizio di mente e questo porterebbe alla riduzione di un terzo della pena.

Oltre a quanto riportato nella perizia psichiatrica va aggiunto che i dati etilometrici registrati dopo la tragedia erano a 0,88 e in questi casi il soggetto è normalmente affetto da disforia cioè da comportamenti aggressivi sia a livello fisico che verbale oltre a non ricordare ciò che gli accade intorno”.

Dai dati raccolti e a seguito dei colloqui con Braulina Cozzula – spiega l’avvocato Principi – il professor Mandarelli ha escluso la premeditazione di quanto accaduto.