Non si è rinnovato per ora il miracolo della liquefazione del sangue di San Gennaro e dunque si aspetta con trepidazione la funzione del pomeriggio per veder rinnovato il miracolo.
Il 16 dicembre è l’ ultima delle tre date nelle quali tradizionalmente si ripete il miracolo e l’abate della Cappella di San Gennaro del Duomo di Napoli, monsignor Vincenzo De Gregorio, ha annunciato al termine della messa celebrata alle 9 sull’altare del Duomo che per ora il sangue è assolutamente solido.
Intanto proseguono nella Cattedrale le preghiere dei fedeli che attendono l’annuncio. La teca sarà nuovamente ripresa alle 16.30 e alle 18.30 sarà celebrata un’altra messa alla presenza dell’Arcivescovo di Napoli, cardinale Crescenzio Sepe, durante la quale i fedeli sperano che sia dato loro e alla città tutta l’annuncio dell’avvenuto miracolo.
Ma cosa succede quando il sangue del santo non si scioglie? La credenza popolare parla di segnali infausti. Andando al passato, ci fu mancata liquefazione ad esempio nel 1939 e 1940, gli anni che portarono alla seconda guerra mondiale. Poi ci sono date anche più vicine a noi e sono sempre date in cui si verificarono eventi negativi, come nel settembre del 1973, periodo della diffusione del colera a Napoli e nel settembre del 1980, anno del terremoto in Irpinia
Il prodigio di dicembre è detto “miracolo laico“ perché si svolge nella Cappella di San Gennaro, gestita dalla Deputazione di San Gennaro, istituzione laica nata il 13 gennaio 1527 per un voto della città e presieduta dal sindaco di Napoli. Quest’anno però le celebrazioni si svolgono sull’altare maggiore del Duomo in modo da garantire il necessario distanziamento previsto dalle norme anti Covid, difficile da garantire all’interno della Cappella.