Il Codacons di Lecce chiede l’annullamento dell’ultima ordinanza sulla scuola firmata dal presidente Emiliano. In mattinata l’avvocato Luisa Carpentieri ha presentato ricorso al Tar per conto dell’associazione dei consumatori e di alcuni genitori. La protesta parte dal presupposto che per i ricorrenti l’ordinanza regionale rappresenta una “compressione del diritto fondamentale all’istruzione” con una “oggettiva ricaduta delle misure adottate sulla crescita, maturazione e socializzazione degli studenti”.
In una nota la Codacons di Lecce scrive “Emiliano ci vuole ignoranti! Siamo alla vera follia istituzionale. Mentre il neo presidente del Consiglio indica la scuola aperta come una priorità, mentre sempre maggiori istituzioni evidenziano i rischi connessi alla Dad ed alla Did con un impressionante aumento dell’abbandono scolastico ed al minore apprendimento, ecco che il presidente della Regione Puglia mette in campo la chiusura totale della scuola pugliese. Un’ ordinanza che non ha né capo, né coda: che parte dalla variante inglese senza indicare le incidenze attuali, che passa dalla necessità di vaccinare i professori quasi che la vaccinazione impedisca loro di fare i professori, per poi giocare sulle percentuali di protezioni dal virus della sola prima iniezione prevista per cui la vaccinazione non garantirebbe neanche una protezione globale per giungere al tavolo sindacale che ritira lo sciopero perché si è di fatto concesso ai dirigenti scolastici il potere di decidere chi ha il diritto di andare a scuola in presenza e di chi, invece, questo diritto non ce l’ha. Questa Ordinanza non è solo nociva ma è mefitica”.