
Sorpresa sul Matese, ecco lo zigolo delle nevi: torna in Campania dopo 40 anni. Lo rende noto napoli.repubblica.it
Dal circolo polare artico alla più mite Campania, in un lungo viaggio internazionale che lo riporta qui dopo quarant’anni. Era infatti dal 1982 che lo zigolo delle nevi – un passeriforme dall’aspetto paffuto e massiccio, testa arrotondata, ali appuntite e coda dalla punta leggermente forcuta – non veniva osservato nella regione: allora fu rinvenuto un individuo abbattuto a Foce Sele. Stavolta, invece, tre individui in piena salute sono stati osservati, ben mimetizzati su un soffice manto bianco, nel Parco regionale del Matese. Si tratta della quinta osservazione di sempre in Campania (i precedenti si riferiscono all’arco temporale 1970-72): merito di Francesco Riccio e Ilaria Moschese, soci dell’associazione Ardea, impegnati in un sopralluogo per verificare la fattibilità dei censimenti ornitologici IWC, viste le recenti ed intense nevicate.
A una prima osservazione si è aggiunta, all’indomani, la conferma: con l’aggiunta di Ottavio Janni gli ornitologi di Ardea hanno dapprima effettuato i censimenti e poi, tornati sul posto dell’avvistamento precedente, hanno documentato fotograficamente l’eccezionale osservazione. La specie (‘Plectrophenax nivalis’ il nome scientifico) non era mai stata osservata nel Parco del Matese e non era mai stata fotografata in Campania: la presenza di ben tre esemplari – che potrebbero essere arrivati da Groenlandia, Islanda, Norvegia o Russia, spinti dalle perturbazioni di questi giorni più a sud di quanto facciano abitualmente – lascia intuire che trascorreranno l’inverno nel sito di osservazione
Foto Francesco Riccio